Al tizzone ardente che da sempre brucia
le carni dell'umana infelicità
si contrappone l'infingardaggine
di chi senza scrupoli s'avvale della facoltà
di non considerare la solidarietà.
Gli pseudo felici, i potenti, i sempre pronti a gozzovigliare,
quelli che guardano dall'alto in basso i loro simili,
i guerrafondai d'ogni popolo e nazione,
vivono come se non dovessero mai morire
presi come sono a contemplare il proprio Io.
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