OMBRE

Tra una miriade d'opache ombre

nei miei pensieri

compare lei luce radiosa.

Fermar vorrei il luminoso istante

ma l'ombre invidiose e subdole

s'adoperano per oscurar il suo chiarore.

I MIEI PENSIERI NEL MARE

Guardando l'immensità del mare

il mio pensiero corre veloce,

sorvola gli azzurri flutti

s'adagia sulle schiumose onde.

Tutt'intorno è silenzio

i miei pensieri sono come naufraghi

in cerca di salvezza,

s'inabissano, riemergono,

s'aggrappano al salvagente della speranza,

cercano invano i resti

d'una barca chiamata amore

andata alla deriva tanto tempo fa.

UN'EPOCA SCHIZOIDE

In quest'epoca schizoide

s'osano intraprendere ancora guerre.

Ci sono bambini che vivono nell'assoluta tristezza

senza una favola, senza una carezza.

ci sono vecchi abbandonati,

proliferano i disoccupati,

non mancano mai pandemie e malanni

causa di grandi affanni,

c'è chi vive nell'agiatezza e chi sguazza

in una scandalosa ricchezza.

Malgrado tutta questa negatività

non bisogna rinunciare alla speranza

di veder un giorno sconfitta

la disumana mattanza.

NELL' ETA' VETUSTA

Quando s'arriva ad una età vetusta

si diventa ladri,

si gode nel rubare il tempo alla morte.

Ogni giorno che passa è preziosa refurtiva,

più il malloppo diventa consistente 

più si diventa resiliente. 

Certo che il tempo non fa sconti a nessuno,

men che meno a chi di anni ne ha già tanti

e lotta strenuamente perchè vorrebbe viverne altrettanti.

UN GIORNO D'INVERNO

Dal balcone di casa guardo ammirato

lo stupendo cielo fra nuvole bianche tinte di blu,

l'aria è frizzante, gli alberi spogli,

è un normale giorno d'inverno.

Tutt'intorno un silenzio assordante

non mi fa sentite sicuro, 

m'incute timore,

sono titubante,

ho come l'immediato bisogno

che qualcuno mi stringa la mano,

mi faccia una carezza,

sarà la vecchiaia che non dà certezza.

IL FARDELLO DELLA VITA

Siamo circondati dall'indifferenza

c'è un costante assedio

perpetrato dall'ansia di vivere

le preoccupazioni quotidiane.

La maggior parte degli esseri umani

vivono portando a fatica il fardello

d'una profonda tristezza.

Nell'infinito mare dell'infelicità

si resta a galla aggrappati 

solo al salvagente dell'amore.

Se con l'amore non arriveranno in tempo a salvarci

i soccorsi fatti di speranza,

autoironia e un pizzico di sana follia,

la nostra vita sarà come straccio

che si butta via.

LOTTA INTESTINA

Spesso la razionalità della mente,

i desideri dell'anima,

le imperfezioni del nostro corpo,

nell'arco di tutta una vita

sono in perenne conflitto tra loro,

cercano di portare acqua al proprio mulino.

Questa sfiancante lotta intestina

ci fa arrivare alla fine della vita

senza aver potuto realizzare

i nostri sogni.

RICORDARSI SPESSO DELLA MORTE

E' salutare durante l'arco della vita

ricordarsi spesso della morte,

agire onestamente,

prendere coscienza della propria precarietà,

con la speranza d'avere una buona sorte

quando arriveremo nell'Aldilà.

Quante volte ci lasciamo prendere la mano

da rigurgiti di cattiveria verso i nostri fratelli,

ci crediamo onnipotenti,

non ci accorgiamo che solo amando il prossimo

riusciamo a voler bene anche a noi stessi.

SEI COME L'ACQUA DEL FIUME

Vorrei parlarti del mio amore

ma tu non m'ascolti,

forse non vuoi illudermi,

divaghi nel tuo mondo

che non m'appartiene.

Sei come l'acqua del fiume

che scorre libera e leggera,

ti riversi e t'acquieti

nell'immenso mare 

d'una sconfinata voglia di vivere.

L'AMORE FINO ALL' ULTIMO RESPIRO

Somma è la gioia

di chi in piena libertà

concede amore

a chi amor non ha.

Immenso il rimpianto

di chi prigioniero del suo ego

amore mai darà.

S'invecchia, i capelli imbiancano,

la vigoria d'un tempo viene meno,

l'unico superstite può essere l'amore

che t'accompagna fino all'ultimo respiro 

cercando d'attenuare ogni dolore.

IL RICORDO COME DOLCE CANTO

Gioie e dolori del passato

li ha portati via il vento,

resta il ricordo

che non dev'essere rimpianto

ma dolce canto,

lo si percepisce come melodia

che ci segue con lieve malinconia.

Chi può ricordare 

dev'essere riconoscente,

il suo vissuto non si è svanito

è ancora lì nella sua mente.

Il futuro s'avvalga dell'esperienza del passato,

con la speranza che ci accompagna

scriveremo come diligenti scolari

" viva la vita " sulla lavagna.

IPERCONNESSIONE E INCOMPRENSIONE

Nel tempo dell'iperconnessione

del dono d'ascoltare

s'è persa occasione.

Ognuno s'impegna ad esternare

il proprio pensiero,

importante è essere protagonista

mettersi ben in vista.

L'antica arte dell'ascoltare

ch'era rispetto per l'altrui comunicare

è andata in pensione

dando campo libero all'incomprensione.

Stiamo andando sempre più contro natura,

dotati di ben due orecchie per ascoltare

usiamo a dismisura la sola lingua per parlare.

LA MIA VITA

Nella mia vita il bicchiere

non è stato mai

nè mezzo pieno

nè mezzo vuoto

ma semplicemente un bicchiere

che si è riempito o svuotato

secondo i variabili e inesorabili

accadimenti gioiosi o dolorosi

del mio vivere e agire.

Nella mia vita

non ho mai avuto la pretesa di volare alto

tantomeno in basso,

ho sempre camminato,

camminato tanto per raggiungere

traguardi che mi consentivano di proseguire.

Ora che sono vecchio

non posso più camminare spedito,

per fortuna si è acuito il pensare che a volte,

specie quando nel bicchiere c'è del buon vino,

mi permette anche di volare alto e sognare.