DA HOMO SAPIENS A HOMO DEMENS

L'odio, la vendetta, l'egoismo, 

la gelosia, il rancore, le faide,

le guerre, le incomprensioni,

le ripicche, le rivalità, le povertà,

fanno dell'umana esistenza

il fulcro dove si vive

una perenne mattanza.

L'essere umano creato

per vivere l'amore

si riduce ad essere portatore

solo di grande dolore.

Da tempi immemori homo sapiens

ha ceduto il posto a homo demens

e a homo videns,

tutto proteso alla ricerca affannosa

dei beni materiali che non lo distinguono più 

dagli animali.

INUTILI SOGNI

Inutili sogni

ti lasciano sperare

s'infrangono contro l'arcano destino

che ha già delineato il tuo cammino.

Imperterrito

continui a sognare,

con tutte le forze

una svolta vuoi dare,

che la tua vita

nonostante l'avversa sorte

possa trovare serenità e pace

prima che sopraggiunga la morte.

IL DOLORE

Ombre scure s'addensano nell'anima

di nero si tinge ogni cosa

lascia in bocca un sapore amaro.

E' sempre in agguato

attende al varco le sue vittime ignare,

gode delle sofferenze che infligge

usando chiodi appuntiti

che lacerano le inermi carni.

Non gli importa d'essere ripugnante,

l'odio rinvigorisce la sua cattiveria,

per fortuna non sempre può cantar vittoria,

la forza di volontà e la speranza

gli danno battaglia,

se non ci riescono ci penserà la morte

a sconfiggerlo per sempre. 

NELLA NOTTE I DRAMMI DELL' ANIMA

Nel buio delle notti insonni

danzano sulle pareti

i drammi dell'anima,

sono come marionette

appese a dei fili manovrati

dalla regina della nostra vita interiore

chiamata coscienza.

Le difficoltà del nostro vivere quotidiano

ci rendono tristi e insicuri,

ci sforziamo di fare chiarezza dentro di noi,

far pulizia interiore

è compito arduo e faticoso,

spesso le notti continuano ad essere molestate

da un tormentato riposo.

IO DI PIU'

Spesso mi ritrovo a pensare  

ai nostri appuntamenti,

il tuo incedere sicuro e altero

quasi volesse sfidarmi

per dire che il tuo volermi bene

era di gran lunga superiore al mio.

Dopo esserci abbracciati

ti sussurravo " io di più ",

tu mi guardavi negli occhi

e senza proferir parola

sigillavi la mia bocca con un bacio.

Mi ritornano in mente

la fine dei nostri incontri,

quel doloroso commiato

che ci vedeva intristire,

dopo un ultimo bacio

all'unisono pronunciavano

" io di più ".

Poi ti vedevo andar via,

il tuo passo era incerto,

ti seguivo con lo sguardo

e immaginavo il tuo bel viso

segnato da malinconica nostalgia

LA MIA ABISSALE IGNORANZA

Quanto tempo sciupato

a riempire tutta una vita

di futilità e di vane speranze.

Quanta abissale ignoranza

ha abitato indisturbata in me.

Ora che è troppo tardi

m'assale la voglia matta

di voler studiare,

son colto dal terrore

di non aver più tempo per imparare, 

approfondire.

Resto sbalordito al sol pensiero

di quanto immenso sia lo scibile

dell'umana conoscenza.

Sono avvilito di non aver mai

alzato un dito per essere un tantino

più erudito.

PENSIERI

Perso

in una miriade 

di pensieri

si fa strada

la preponderante

prospettiva dell'eternità.

Nel cercare di dipanare

i fili ingarbugliati

che osano portarmi

in quell'altra dimensione,

mi si palesa l'evanescente

pochezza d'essere

un essere umano

cui non è dato

di vedere oltre il suo stato.

I VECCHI MALGRADO GLI ANNI

I vecchi spesso tornano bambini

alcuni fanno fatica a camminare

ma hanno voglia con i nipotini di giocare

a patto che non ci sia molto da deambulare.

Sono assetati di carezze

anelano sorrisi e incoraggiamenti,

sono capaci di raccontare reminiscenza, 

che della loro vita è la loro essenza.

Malgrado gli anni, gli acciacchi,

in alcuni casi un senso d'abbandono,

si danno tono, vivono con coraggio

consapevoli che sono arrivati

della vita all'ultimo passaggio.

SPESSO TUTTO RESTA COME PRIMA

Giorno dopo giorno

ci alimenta la speranza

che in parte o tutto possa cambiare,

auspichiamo delle novità

che possano dare una svolta

alla nostra vita,

che sconvolgano il piattume

in cui siamo costretti a sguazzare,

ma ahimè spesso tutto resta come prima.

Intanto la clessidra del tempo rimastoci

sta esaurendo i suoi granelli di sabbia,

la possibilità di poter spiegare le ali

e volare in alto rimane solo una chimera.

 

NELLA NEBBIA UN TIMIDO SOLE

A volte una fitta nebbia

avvolge tutto il nostro essere,

siamo come sonnambuli

che portiamo i nostri passi

verso un muro invalicabile

nel vano tentativo di fuggire

da paure e minacce,

Poi un timido sole fa capolino,

s'affaccia sull'immenso grigiore

facendoci intravedere la strada maestra.

Ci destiamo dal torpore

alla ricerca delle tracce

che ci riportino alla quiete dell'anima.

LA CORSA VERSO I BENI MATERIALI

Falsità

mediocrità

finta bontà

sono gli ingredienti

degli esseri umani

che non sanno vivere

con semplicità.

Nella sfrenata corsa

a rincorrere l'accaparramento 

dei beni materiali,

l'essere umano

ha perso la serenità,

dell'anima la purezza

che fa della vita

inesauribile bellezza.

NAVIGARE IN RETE

Se c'è campo non c'è scampo

navighi che è una bellezza

non t'accorgi che nella reta

c'è anche tanta schifezza.

La rete non dimentica mai,

ricorda tutto,

non ha buchi di memoria

come tanti esseri umani.

Sin dai suoi albori 

ha dimostrato d'essere ambigua,

perchè una rete senza buchi

più che una rete

è uno strano marchingegno

che ti tiene legato

e ti fa pagare il pegno.

 

S'ADAGIA IL RICORDO

Come leggiadra 

bianca farfalla

nell'anima s'adagia il ricordo

d'un amore perduto per sempre.

Giace all'ombra di accadimenti

che hanno deviato la strada intrapresa.

Piccolo tesoro

custodito con cura

m'accompagna lieve nostalgia

d'una giovinezza che è volata via.

UNA VITA SPRECATA

I problemi non risolti

le paure ancestrali

la zavorra accumulata di tutta una vita

che ci portiamo dentro

ci rendono tristi e ansiosi.

Se non riusciamo mai a fare chiarezza

nel nostro cuore,

avremo sprecato la vita

che s'aspettava solo amore.