Ricerca personalizzata

La poesia è l'arte di usare, per trasmettere un messaggio, combinatamente il significato semantico delle parole e il suono e il ritmo che queste imprimono alle frasi; la poesia ha quindi in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere emozioni e stati d'animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa

venerdì 28 settembre 2012

Rapsodia di un giovane amore

Affiorano alla mente le note
della rapsodia del nostro giovane amore,
le sento ovattate quasi in lontananza
come quando abbracciati ascoltavamo
" Il cielo in una stanza ".
Ballavamo su una mattonella
bisbigliandoci parole di vera poesia
più tu ti stringevi a me anima mia.
Per stare insieme avevamo fatto
il diavolo a quattro,
lottato contro tutti e vinto,
chiuso il nostro amore
in una torre d'avorio
al riparo dall'usura del tempo.

giovedì 27 settembre 2012

Trent'anni di Fabiana

Al traguardo dei trent'anni
senza trucchi e senza inganni
un augurio di una vita senza affanni,
prevalga sempre la serenità
sulla pur dura realtà.
Per chi come te ama l'arte
è naturale essere se stessa opera d'arte,
perdona chi non apprezza le cose belle
son gli stessi che non guardano mai le stelle.

mercoledì 26 settembre 2012

Mia luce

Dal buio più profondo
all'improvviso compari tu
come bagliore improvviso
rischiari ogni cosa.


martedì 25 settembre 2012

Corre il pensiero

Corre il pensiero
su un verde prato
si lascia trascinare
da dolce brezza
al tiepido sole s'accarezza
sdraiato a rimirar
l'immenso cielo
a sognare fra le nuvole
desideri d'amore
ad abbracciare il silenzio
che colma l'anima d'infinito.

lunedì 24 settembre 2012

Non fingere con chi ti vuole bene

Con artifici cerchi d'indorare la pillola
sciorini tutta la tua prosopopea
assumi contegni ridicolmente sussiegosi,
sei semplicemente ridicolo.
Conosco profondamente le tue miserie,
le tue deficienze, le te viltà,
ho scavato per tanto tempo in profondità
gli angoli più reconditi della tua anima,
ti chiedo solo di volermi bene come sei
senza alcuna mistificazione.

sabato 22 settembre 2012

Autunno

L'uva frutto celestiale
dell'autunno è rappresentante ufficiale,
seguono funghi e castagne
ma attenzione alle magagne.
L'Amanita Muscaria
è il fungo più velenoso che ci sia,
le castagne chiuse in riccio
con le spine è un bell'impiccio.
Poi ci son chiocciole, lumache e limacce,
negli orti fan flagello
le combatte il porcospino
buon amico del contadino.
Sui soffici letti di foglie rosso cupo
fra alberi dalle tinte forti
trovano romantico giaciglio gli innamorati,
salutano estasiati nel cielo
le rondini che si accingono a partire.

Ubriaco di te

Come farfalla ubriaca del profumo di petali di rosa
così io ubriaco del soave odore della tua pelle vellutata,
mentre t'accarezzo tutto il mio essere
è pervaso da brividi d'immenso piacere
e il tuo viso mi regala splendido sorriso.
Il gioco d'ombre e luci che si riflette sul tuo  corpo
sublime spettacolo per me,
fortunato unico spettatore.

venerdì 21 settembre 2012

Schiavi del passato

Quanto tempo sprecato
a stringere al proprio petto il passato,
braccia e mente anchilosate
per l'immane sforzo,
non si è più capaci
di abbracciare benevolmente
tutto il bene che la vita
elargisce gratuitamente.
Dalle nebbie dei ricordi del passato
si esca alla luce del quotidiano,
guardare al futuro con speranza
e a muso duro.

giovedì 20 settembre 2012

Animaletti nel giardino

Nel giardino la tartaruga
sta mangiando la lattuga,
sul rametto d'un alberello
canta canta variopinto uccello,
la farfalla vola vola
poi si posa sull'aiuola,
apine e coccinelle
hanno sempre un gran da fare
sono lente a camminare
in compenso san volare,
i mosconi e i calabroni
fanno sempre un gran baccano
sembra il traffico di Milano,
formichine laboriose
stanno facendo le provviste
in perfetta fila indiana
finiranno per la Befana.

mercoledì 19 settembre 2012

Mini storielle d'animali

Gorgonzola il gattone grasso grasso
incrociò topolino Stuzzichino
ch'era svelto e mingherlino,
un sol boccone ne voleva fare
ma il topino via di corsa
riuscì a sgattaiolare.
L'orsetto Giannino
incontrò l'elefantino Ercolino
si guardarono sospettosi a distanza
convinti più che mai
di non andare insieme in vacanza.
Gedeone il muflone
chiamò in soccorso il suo amico
Beccone l'airone
che d'insetti era ghiottone
si posava fin sul groppone
beccando dove capitava
il muflone dagli insetti liberava.

martedì 18 settembre 2012

Maturità

Quando si diventa adulti
è per gli esseri umani
quello che per gli alberi
è il momento di dare frutti.
Non più germogli come promesse
non più rami distesi
come braccia spalancate
imploranti e piene di speranza.
E' il tempo di un'abbondante fioritura
di concrete azioni
capaci d'essere esempio
alle altre generazioni.

L'amica stella

In una notte stellata
scegline una
lega la tua anima
al suo splendore,
la tua solitudine
non sarà più profonda angoscia
ma straordinaria pace interiore.

sabato 15 settembre 2012

Ti raggiungo nell'isola degli amori impossibili

Cammino sulla battigia
rischiarata dai raggi di luna
nella notte vestita d'oscuro velluto,
i miei pensieri vagano ubriachi di vita e di te
per poi perdersi negli immensi flutti del mare.
Aspetterò sulla spiaggia
la fioca luce dell'alba,
seguirò il volo dei primi gabbiani
per raggiungerti nella sperduta isola
patria degli amori impossibili.

venerdì 14 settembre 2012

La semplicità della vita nel quotidiano

Voler afferrare una stella
illusoria chimera,
raccogliere un tulipano
bellezza certa in una mano,
voler fuggir su Marte
per aver perso tutto alle carte,
adagiarsi su un verde prato
per sentirsi appagato,
desiderare la luna
per cercar fortuna,
trovar un onesto lavoro
per vivere con decoro.
Solo le semplici cose
quelle che respiriamo,
guardiamo e tocchiamo,
quelle che abbiamo a portata di mano
ci fanno vivere bene il quotidiano.

Na sciurnat de Nanell a Mnarvein 1950

Preim ca me mett a faie le strascenat
cu lagnateur, vogghie pulzaie
u gradaun  cu briscaun e la lsseiv.
Dopp mangiat teng d'appuntaie nu vttaun
a la vrachett a li calznitt de tricò de Gennarein.
Dopp vac a truaie Catarein
accsì facimm nu pic de tagghia tagghia
saup a li cristian de stu paieis
ca cert volt volen iess acceis.
Sta sair quann sa rteir da for Gennarein
cu ciucce e u traiein
sentimm se a la vigne la granl o fatt vredett.
La sair ne sciamm a coc supt
caccedaie Gennarein  se ialz ca nan iaie angor iurn,
face anghianaie u cacciul saup o traiein,
carec la vsazz chiain de pruvvist e u ciucce sap cammnaie
dalla Vianov a Iacquatett senza mang nu Tom Tom.


Una Giornata di Nanella a Minervino 1950

Prima che mi metto a fare gli strascinati ( orecchiette )
con il rullo per appianare la pasta, voglio pulire
il gradone con la spazzola di setola dura e liscivia.
Dopo mangiato tengo da cucire un bottone
alle brache dei pantaloni di tricò di Gennarino.
Dopo vado a trovare Caterina
così facciamo un pò di pettegolezzo
sopra le persone di questo paese
che certe volte vogliono essere uccise.
Questa sera quando si ritira dalla campagna Gennarino
con l'asino e il traino
sentiremo se alla vigna la grandine ha fatto danni.
La sera andiamo a dormire presto
poichè Gennarino si alza che non è ancora giorno,
fa salire il cagnolino sul traino,
carica la bisaccia piena di provviste e l'asino sa camminare
dalla Via Nuova ad Acquatetta senza neanche un Tom Tom.

giovedì 13 settembre 2012

I fuggevoli beni della vita

La vita è come un lampo fugace
un granello di sabbia del deserto
una goccia di rugiada
un fiocco di neve
un cinguettio d'uccello
un fruscio di vento
un fiore germogliato e poi appassito
un magico raggio di luna in una notte stellata
il calar del sole al tramonto sul mare
un tenero amore perduto e poi ritrovato.
Nel turbinio dei pensieri
del vorticoso precipitare degli eventi terreni
il corpo e la mente
vivono dell'umana favola gli accadimenti,
ci si accorge di tutto il bene
solo nel momento in cui lo si sta perdendo.

Contraddizione

Cerchiamo sempre libertà
quella vera
quella che ci permetterebbe di volare
quella che incondizionatamente ci farebbe amare,
ricerca quasi sempre affannosa e vana,
può sembrare il più grosso paradosso
ma dalle inestricabili catene
alle quali ci siamo legati
non riusciamo a staccarci,
ci siamo per tutta la vita affezionati.

mercoledì 12 settembre 2012

La natura concilia il perdono

In aperta campagna
sotto un grosso faggio
palpebre abbassate
ad ascoltare le parole del vento,
il suo soffio è lieve
quasi una carezza
predispone l'animo
a serena tenerezza.
Ti fa ascoltare gli odori dell'aria
respiri la natura con lui all'unisono
senti il cuor predisposto al perdono.
Con gli occhi ancora chiusi
le orecchie spalancate
ad ascoltare il concerto
di qualche animaletto,
dai fronzuti rami gli uccelletti
fanno il coro,
la provvidenziale sosta sotto il faggio
benefico ristoro.
Corro da te amore mio
col perdono nella mente
ti abbraccio forte forte
senza chiederti niente.

Vincere le paure con l'aiuto dell' Angelo Custode

Percorriamo quotidianamente tragitti di vita
che ci fanno attraversare ponti traballanti
sospesi su corsi d'acqua scuri e minacciosi,
per il tempo che ci è concesso di vivere,
mettiamocela tutta per vincere le paure,
facciamoci prendere per mano dal proprio
Angelo Custode, arriveremo con il suo aiuto,
sereni e pieni di speranza
all'agognato traguardo finale.

martedì 11 settembre 2012

Le parole come pesanti macigni

Aveva parlato a viso aperto
puntando i suoi gelidi occhi
su un capo abbassato e pieno di vergogna,
le parole uscivano a ripetizione
come auto sfreccianti in competizione,
erano parole che ferivano
parole che redarguivano
parole che condannavano,
quando la collera pian piano stava sfumando
cedendo il posto alla ragione,
la sfuriata era all'epilogo.
L'interlocutore sempre con la testa china
si ricordò dell'antico veritiero detto
" la lingua non ha ossa
ma è capace di rompere una schiena ".

lunedì 10 settembre 2012

La tua immagine nelle lingue di fuoco

Arriverà l'inverno col suo gelo
cadranno tutti i petali dei fiori
la neve con la sua coltre bianca
stenderà il suo manto sui tetti delle case.
Accenderò il camino
per riscaldare le infreddolite membra,
mi siederò davanti al suo fumante scoppiettio,,
nelle lingue di fuoco
scorgerò la tua dolce immagine
vittima inconsolabile dei miei tradimenti.
M'immaginerò di essere un vecchio capo indiano
che fa danza propiziatrice
per poterti per sempre amare
senza più barare.


sabato 8 settembre 2012

La fata della mia favola

Mi lasciava giocare con le sue bionde trecce
mi specchiavo nei suoi verdi occhi,
io bambino,
lei ormai signorinetta
persa nei suoi sogni d'amore.
Era la fata della mia favola
mi sorprendeva il suo candore,
quando mi prendeva per mano
facendomi una carezza
restavo come abbagliato da cotanta bellezza.
Un infausto giorno nel cercarla
la vidi in un prato abbracciata al suo amato
con immenso dolore senza farmi scorgere
vagai per ore  nella campagna
pensando di aver perso per sempre
la mia dolce fata compagna.

lunedì 3 settembre 2012

Al mio ritorno

Al mio ritorno
un bacio
una carezza
tanta tenerezza,
le tue lacrime come perle preziose
sulle mie mani e sul mio viso
aspettavo con ansia un tuo sorriso.
Con l'animo in subbuglio
non riuscivi a proferir parola,
abbracciandomi forte forte
sei stata solo capace di balbettare,
promettimelo,
non te ne devi mai più andare.

domenica 2 settembre 2012

Grigioverde

Volgo lo sguardo pensieroso verso il colore grigio delle basse nuvole
vanno quasi a lambire il verde delle cime degli alberi.
Il grigio e il verde
due colori pregni di odio e amore
due colori che suscitano intensi sentimenti
due colori che portano la mente
a ricordare tristi eventi.
Sparse sul verde prato
di grigioverde giacevano le spoglie
dei giovani soldati
mandati a morire per la patria nella grande guerra.
Acre fumo grigio che sale lento al cielo
dalle ciminiere dei forni crematori.
Grigioverde ancora ricorrente
vestiva le divise degli ufficiali della Wehrmacht
dai quali partivano gli ordini di morte.
Finalmente solo il verde dei prati in primavera
dove cresce l'erba della speranza
che aiuta a vivere senza mattanza.

sabato 1 settembre 2012

Dolce sorriso di mia madre

Bagliore improvviso
riscalda l'anima
fiammella s'accende
scintilla scoppiettante
illuminano i pensieri al ricordo
d'un dolce sorriso di mia madre.

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