RICORDO D'AMORE IN UNA NOTTE SUL MARE

La luna faceva brillare l'onde,

il mormorio del loro placido infrangersi sugli scogli

riempiva l'anima mia d'immensa quiete.

Restavo come incantato ad ammirare

quel colore del mare d'un blu traslucido e fosforescente.

Nell'oscurità e nel silenzio

immergevo il ricordo d'un lontano amore

in quella stupenda argentea luce.

INNAMORATI

Abbracciati

seduti sulla battigia

innamorati più che mai,

i nostri sguardi si perdevano all'orizzonte

come il nostro amore senza fine.

Al tramonto

quando il sole s'immerge  nel mare,

con i miei occhi nei tuoi occhi,

col mio respiro nel tuo respiro,

con le labbra sulle labbra,

l'anima ricolma d'immensa gioia

e nel cuore nostalgia

per l'imminente momentaneo distacco.

 

 

 

 

 

 

INCOMPRENSIONE

In una notte di luna piena che fa sognare gli innamorati

le nostre anime si graffiavano,

albergavano in noi sentimenti contrastanti.

Tu desideravi ardentemente parole ed effusioni d'amore,

io con i miei silenzi mi chiudevo a riccio

aspettando che tu ti avvicinassi per poterti pungere

con i miei aculei.

Eravamo troppo diversi per poter costruire

un vero e duraturo amore,

un vecchio detto dice che due diversi si attraggono,

fra noi s'erano attratte solo le incomprensioni

e l'intima prerogativa di far valere i nostri ingombranti Io.

 

 

DOPO L'IBERNAZIONE

Più di vent'anni fa mi feci ibernare,

ero arrivato alla soglia della maturità,

la paura d'invecchiare m'indusse

questa strana necessità voler provare. 

Presi quella importante decisione

anche perchè il contesto in cui vivevo,

fatto di falsità, arrivismo, sopraffazione e corruzione

agevolò la mia risoluzione.

Dopo vent'anni son ritornato alla luce,

pensavo speranzoso di trovare in meglio

dei sostanziali cambiamenti,

ma ahimè l'unica novità è che la tecnologia

è diventata la padrona delle menti dell'umane genti.

Il pianeta peraltro è stato colpito

da uno strano e subdolo virus

che causa malattia, morte, indigenza

con una conseguente economia in forte sofferenza.

Si fa fatica a dialogare personalmente,

tutto avviene tramite il web, il telefonino

è il nuovo grande fratello che ha obnubilato

il collettivo cervello.

Potrei ritornare a farmi ibernare, ma data l'età vetusta,

preferisco che mi chiami Gesù Cristo

che di cellulare certamente è sprovvisto.

IL MURO DI CEMENTO

Avrei voluto volare in alto

mi hanno tarpato le ali.

Giovane di belle speranze

un po' ingenuo, un po' immaturo, un po' ribelle,

ho vissuto quel tempo pagando tutto sulla mia pelle.

Le spensierate illusioni di un domani migliore,

le speranze d'un radicale cambiamento

s'andavano sempre a cozzare contro un muro di cemento.

Gli anni son passati in fretta

è arrivata la maturità e poi la vecchiaia,

la voglia di volare in alto si è affievolita.

Nelle notti insonni, quando percorro a ritroso

le strade della mia vita,

ai bordi vedo tante lucine, ogni lucina un ricordo.

A un certo punto le lucine finiscono

e come tanti anni fa mi ritrovo di fronte

ad un invalicabile muro di cemento.

 

IL NEMICO INVISIBILE

Urla laceranti fanno tremare il cuore

macigni dolorosi s'abbattono sui nostri corpi,

sono i protagonisti di questo tempo senza fine.

La paura scuote l'anima

la rende guardinga e sospettosa,

una continua opacità si è insinuata

nella quotidiana realtà. 

Il nemico invisibile, ad occhio nudo, che viene da lontano,

ha sconvolto le nostre esistenze

ha condizionato la nostra vita

ha stravolto tutti i nostri piani,

la speranza è la salvezza

ma per il domani non c'è certezza.

Ogni giorno il bollettino di guerra

rende noto il numero di morti e feriti,

come se tutto ciò rientrasse nella normalità,

ma l'essere umano mal sopporta

questa strana, orrenda e inammissibile quotidianità.

 

CAPIRE

Subdola, latente inquietudine

serpeggia in tutto il mio essere,

vorrei capire

capirmi 

capirti

esser capito,

capire perchè il dolore tiene banco,

perchè mi sento di tutto stanco.

Forse non ho voglia neanche di capire,

vorrei solo tanto dormire e far bei sogni,

di quelli che ti potano lontano lontano

dove regna la serenità,

dove la breve vita scivola via

ti ritrovi fra gli Angeli e così sia.

L' AMORE E' ETERNO

Tutto ha un inizio e una fine

La vita e la morte

Le stagioni si susseguono

Gli anni passano

I fiori fioriscono e poi appassiscono

I desideri appagati son subito dimenticati

Gli affetti più cari, l'amicizia sincera

col passare del tempo si consumano 

come candele senza più cera. 

Solo l'immenso amore non finisce mai,

resiste al tempo, allo spazio,

alle intemperie e perfino alla morte.

Anche se il corpo diventa cenere

l'anima vola verso il cielo

per ricongiungersi all'eterno amore.

LA TUA LUCE E' SEMPRE CON ME

Quella luce che solo tu emani

luce soffusa,

luce discreta,

luce invisibile agli occhi altrui,

illumina tutto il mio essere.

Non si spegne mai

resta accesa anche quando non ci sei.

Nelle notti di solitudine

mi tiene compagnia

visita i miei sogni

mi fa sentire la tua dolce mano

che m'accarezza piano piano.

UNO SGUARDO SENZA TECNOLOGIA

Un'amicizia virtuale

è ancor meno d'un incontro occasionale.

Parole e foto postate con complicità della tecnologia

hanno tanto il sapore di solitudine e malinconia.

Tanto vale un fuggevole sorriso 

uno sguardo nello sguardo

senza parole, senza pretese

che lasciano nel cuor speranze e attese.

 

 

SE

Se l'anima potesse parlare

esternare tutte le sue recondite meraviglie,

se le parole, i gesti, le azioni,

fossero dettati dallo spirito interiore,

le vite delle esistenze d'ogni essere umano

sarebbero universalmente orientate

verso eccelsa bellezza e amore fraterno.

DOPO IL SILENZIO PREVALE L'AMORE

Bocche chiuse, parole non dette

pensieri che fluttuano nell'aria

s'insinuano nella mente con rancore

battiti del cuore che accelerano,

tengono l'anima sospesa fra desiderio e orgoglio.

Ore e ore a convivere con la solitudine

mostrarla come bandiera di forza e orgoglio,

poi inaspettato come spiraglio di sole fra le nuvole

si fa largo nel silenzio la parola.

La mano sulle sue labbra

occhi lucidi di pianto s'asciugano

in un abbraccio d'amore.

I PENSIERI

E' un lavoro certosino lo sfilacciare uno per uno

tutti i pensieri che si aggrovigliano nella mente.

A lavoro compiuto molti pensieri si srotolano facilmente,

trovano libertà e la loro giusta collocazione.

Altri continuano a stazionare imperterriti nella mente

per essere i veri protagonisti negativi delle esistenze.

Sono questi ultimi che come martello pneumatico

cercano di condizionare la vita.

Sono i pensieri che fanno desiderare quello che non si può avere,

sono i pensieri spazzatura che incrementano a dismisura

le così dette seghe mentali,

sono i pensieri che fanno diventare tanti esseri umani

egoisti, arroganti, superbi e prepotenti.

AUTOANALISI

In questo maledetto tempo di pestilenza e morte,

specie chi ha una certa età, ma a dir la verità un po' tutti,

si va facilmente in autoanalisi.

Con le limitazioni giustamente imposte si ha più tempo

per pensare alla propria vita.

Affiorano alla mete le gioie  e i dolori, gli amori vissuti

e gli amori perduti, gli errori commessi, le carezze non date,

le attenzioni desiderate e mai avute, le occasioni mancate,

le persone care che son volate in Cielo e ahimè lo spettro

della morte che fatichiamo ad accettare ma sempre presente

consciamente o inconsciamente, nei nostri pensieri.

Nel vissuto, specie nei momenti tristi, la solitudine

è come ombra che non ci abbandona mai,

è e resterà con noi nei dolori della vita fino all'ultimo respiro.

 

RIMUGINARE

Rimuginare, rimuginare, rimuginare

star tutto il giorno a covar pensieri

che si sovrappongono, s'ingarbugliano,

la realtà si mescola all'immaginario

l'anima resta reclusa nel suo penitenziario.

Le ombre assumono sembianze di vermicelli

che succhiano pensieri e non sai più

se il tuo esistere oggi è lo stesso di ieri.

Quando finirà questo supplizio!

ora non ti è chiaro neanche il suo inizio,

persisti, tieni duro, poi stremato e confuso

cerchi distrazione per tentar di scacciar via

legittima suspicione.

 

IL VIRUS DEL 2020

Nessuno l'ha dichiarata

ma dall'inizio del 2020

la terza guerra mondiale è cominciata.

Non si saprà mai se è stata decisa a tavolino

dai magnati del capitalismo tecnologico

o da qualche scienziato cinese sprovveduto

che dal laboratorio il virus gli è scappato.

All'essere umano impaurito, inerme e squattrinato

tocca sottostare, con la speranza di salvar la pelle

e continuare a campare.

Si respira nell'aria, si sente a pelle

un'aria di ribellione e di sconforto, ma ahimè

contro un nemico così forte

ci rimane solo la speranza

di non varcar la soglia della morte.

AI TEMPI DEL CAPITALISMO TECNOLOGICO

In questo tempo dell'imperversare della tecnologia che avanza

circolano sovrani e indisturbati un surrogato del vero pensare

e dei veri valori dell'essere umano.

La libertà di pensiero viene uccisa quotidianamente

da una cruenta e impressionante mattanza mediatica,

le grandi verità vengono manipolate e le folle accontentate e sedate.

Il gregge è ormai stanziale, si muove nel recinto del capitalismo/tecnologico

dove vive, vegeta e muore senza che i suoi sogni e le sue più alte aspirazioni

riescano ad emergere dalle profondità dell'anima.

S'INOLTRA IL MIO PENSARE

Sotto un sole che filtra un cielo velato di nuvole fatte fi garza

sdraiato sull'erba in aperta campagna,

appoggio la schiena al tronco d'un salice piangente,

nutro i miei pensieri di speranza.

Per sentirmi vivo lascio libera di spaziare la mia mente,

sento rapirmi l'anima nel ricordare un remoto amor struggente.

S'inoltra il mio pensare nel presente

mi trovo sul treno della vita ancora in viaggio

s'alternano giorni bui a giornate di splendida luce,

il pensiero assillante che corre affiancando il treno

è che prima o poi s'arriverà alla fine del viaggio

dove ci vorrà rassegnazione e coraggio.