In centro città seduto su uno sgabellino a un tavolino,
uno strano ometto dal gioviale aspetto
invitava i frettolosi passanti a rallentare il passo,
fermarsi per un attimo ad ascoltare parole che riscaldano il cuore.
A una giovane mamma col passeggino fece gli auguri per il suo bambino.
Allo studente preoccupato per il latino e l'interrogazione
consigliò di ripassare la prima declinazione.
All'impiegato di un ministero disse di essere meno austero,
di vivere la vita con più filosofia e di scacciare via la malinconia.
Per il commerciante che si lamentava della crisi ebbe parole
di conforto e di speranza e gli augurò una ripresa ad oltranza.
Fece i complimenti a un giovane medico che con la sua professione
a volte riusciva a guarire le persone.
A Tatiana badante lituana, che lavora duro ogni giorno,
l'augurio che venga rinnovato il permesso di soggiorno.
A due giovani innamorati che tutti i loro sogni possan essere coronati.
Incoraggiò uno spazzino che sin dalle prime luci del mattino
stava pulendo un enorme giardino.
Dal suo banchetto per tutta la gente che si fermava
aveva parole buone e incoraggianti.
Arrivarono due vigili, gli chiesero un documento,
una autorizzazione per l'occupazione del pubblico suolo.
Lo strano ometto fu colto di sorpresa, fece i complimenti
per la divisa e il loro zelo, spalancò le ali e volò nel cielo.
Ridiscese ancora per dispensare alla gente parole buone
perchè quella era la sua missione.
La poesia è l'arte di usare, per trasmettere un messaggio, combinatamente il significato semantico delle parole e il suono e il ritmo che queste imprimono alle frasi; la poesia ha quindi in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere emozioni e stati d'animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa
domenica 13 giugno 2010
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ciao trovo le tue poesie fantastiche
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