I cari estinti
che ci guardano
dall'infinito cielo,
son lì che sogghignano,
sorridono dei nostri affanni
dei nostri crucci
dei nostri dolori
della nostra ipocrita follia
d'accaparrare beni
vivendo di lusinghe,
dello stupido delirio d'onnipotenza
che il cuore nutre.
Loro che son già passati,
che l'esperienza terrena
l'hanno già vissuta
vorrebbero vederci più sereni
nell'attesa dell'eterna pace.
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