Dal silenzio dell'anima escono grida d'aiuto
un alito di vento le disperde nell'infinito.
Resto solo con me stesso, piango come neonato
che esce dal benevolo mondo del grembo materno.
Ho paura di tutta quella innaturale luce che abbaglia e confonde,
ho paura di tanto inutile frastuono,
ho paura di tanti miei simili che hanno perso l'umiltà e l'umanità,
ho paura di tante altre cose e non mi vergogno d'aver paura.
Con la paura delle paure che è il fine vita c'è un confronto quotidiano,
mi consola il pensiero d'esser un vecchio ancora in vita
illudendomi d'esser forte quando arriverà sorella morte.
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