Le carezze non fatte
le parole non dette
i baci non dati
i silenzi prolungati e immotivati
la tua immensa solitudine.
La mia cecità
la mia ottusità
la mia caparbietà,
tutti comportamenti protesi
a soddisfare il maledetto Io.
Col senno di poi,
forse meglio tardi che mai,
arriva il salvifico ravvedimento.
Nessun commento:
Posta un commento