La sera in piazza Bovio gremita di persone
con di fronte il campanile della Concezione.
Sul sagrato della chiesa Vincenzo il sagrestano
si lamentava con don Peppino dei gettoni del biliardino.
In un posto ben in vista si piazzava Tbill con rudimentale roulette,
puntavamo cinque lire pur di vincere venti lire.
Altre volte nella piazza compariva u stumbarid
che del gioco delle tre carte ne aveva fatto un'arte.
In mezzo al seggio, piazza De Deo, in uno strano baracchino,
c'era un anziano e occhialuto signore chiamato U cerein ( il cerino ),
vendeva figurine e caramelle non guardava mai le stelle.
All'ora di punta per le strade con la sua trombetta squillante
passava Paoluccio, detto impropriamente il cretino,
banditore sopraffino.
Se qualcuno lo guardava con insistenza rispondeva con coerenza:
e guard guard ca simm zian.
Alcune sere in inverno, un uomo col camice bianco che parea un dottore,
cappellino rosso alla turca, disponeva su un banchetto
delle pasticche dal nome: Menelic la pasticca della salute.
Ti invitava ad assaggiare per poi farle comprare,
noi ragazzotti assaggiavamo e poi scappavamo.
Come non ricordare le iperboliche notizie dell'ingegner Funicella
agli astanti che lo apostrofavano in tanti.
Poi c'erano gli strilloni ambulanti ed erano veramente tanti,
gridavano per le cose più disparate:
chi comprava capelli ( i capil o capellar!!!!! ),
il famoso arrotino, l'ombrellaio, cromatina per le scarpe,
lumache ( tambosce ), carduncid, lampasceun.......
Il fornaio gridava pan We !!!!!!!!!!!!!!!!!! e
usciva dalle case con la tavola in equilibrio
sulla testa piena di pagnotte.
Come dimenticare i preparativi per la festa di san Michele
che di Minervino è il protettore, l'aspettavamo con trepida emozione,
poi finalmente arrivavano i carrozzoni con le giostre,
il primo botto di batteria per aprire i festeggiamenti,
la solenne processione, i concerti musicali
della rinomata banda di Acquaviva Delle Fonti.
La Madonna Del Sabato,
festa di devozione primaverile all'apero in campagna ,
per noi ragazzi una cuccagna.
Piccoli ma indelebili ricordi vissuti con amore
che porto sempre nel mio cuore.
La poesia è l'arte di usare, per trasmettere un messaggio, combinatamente il significato semantico delle parole e il suono e il ritmo che queste imprimono alle frasi; la poesia ha quindi in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere emozioni e stati d'animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa
sabato 20 marzo 2010
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