Quando senti la tua stessa voce
rimbombare nel cervello
come voce estranea al tuo volere,
forse hai detto parole offensive e altisonanti,
frasi che feriscono e colpiscono l'interlocutore,
ti spaventi, sei meravigliato
d'aver osato così tanto.
Ormai le hai pronunciate
non puoi indietreggiare
cerchi solo di barcamenarti abbassando il tono
per evitare di chiedere l'inevitabile perdono.
La poesia è l'arte di usare, per trasmettere un messaggio, combinatamente il significato semantico delle parole e il suono e il ritmo che queste imprimono alle frasi; la poesia ha quindi in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere emozioni e stati d'animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa
venerdì 18 maggio 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Informazioni personali
Archivio blog
-
▼
2012
(273)
-
▼
maggio
(20)
- Consumare l'amore
- La notte
- Il dolore, la fede, la morte
- La voce estranea al tuo volere
- Il ricordo di te come ago nel cuore
- Riconosci i tuoi limiti
- Tu dipinta su una nuvola
- Un amore universale
- Mancata promessa
- Sei sirena
- Solitudine e illusione
- Fantastico concerto
- L'autopsia di un poeta
- Effimeri bagliori
- L'amore in primavera
- All'alba sulla spiaggia deserta
- L'arma dell'amore
- D'inverno su uno scoglio sul mare
- Una crisi d'ansia
- La notte delle voglie
-
▼
maggio
(20)
Nessun commento:
Posta un commento