Mi aveva colpito la sua ecletticità
il suo essere poliedrica, versatile
nelle molteplici sfaccettature di comportamento.
Mi ero illuso d'aver incontrato
la femme fatale,
i miei occhi e tutto il mio essere
la percepivano come una dea.
Col passar dei giorni a piccoli passi
si era impadronita della mia anima.
Con la mente obnubilata
ho vissuto un breve periodo della mia vita
in uno stato di completa soggezione.
Una sera d'estate, al chiaror della luna,
ho sciolto le catene dell'infatuazione,
ho urlato, piangendo mi sono riappropriato
della mia vita.
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