Ti ho beccata a trascurare te stessa
ti mettevi a rimuginare in un cantuccio,
dai tristi pensieri ti lasciavi trasportare.
Sbirciavo il tuo atteggiamento pensoso
come statua bronzea di Rodin,
mi sforzavo trovare
qualcosa che riempisse
il tuo vuoto esistenziale.
Riuscivo solo a proferire qualche parola
che come seme avesse il potere
di crescere e germogliare un sogno
che ti potesse aiutare.
Mi son beccato a essere inerme spettatore
della tua interiore infelicità
senza peraltro poter interagire
per donarti con il cuore un pò di serenità.
La poesia è l'arte di usare, per trasmettere un messaggio, combinatamente il significato semantico delle parole e il suono e il ritmo che queste imprimono alle frasi; la poesia ha quindi in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere emozioni e stati d'animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa
martedì 10 aprile 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Informazioni personali
Archivio blog
-
▼
2012
(273)
-
▼
aprile
(23)
- Il cellulare
- La pazienza
- In cella d'isolamento
- Le tue lacrime
- Il telefono squilla a vuoto
- La vita come una candela
- Il salutismo
- Gli applausi
- A parlar con le stelle.
- Il serpentello nella mia mente
- La musichetta del carillon
- Mi rivolgo alla luna
- Amore giovanile sotto una betulla
- Beccati
- Resta sempre con me
- Le mie mani sul tuo corpo
- Le fiammelle di chi non è più con noi
- Guardando la luna
- Sabato Santo
- Ma che stranezza
- Solo l'amore
- Le tue labbra
- Il dolore prima della morte
-
▼
aprile
(23)
Nessun commento:
Posta un commento